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Presidente, con un curriculum vitae come il
suo, viene da chiederle: questa crisi è diversa
da altre da lei vissute?
Questa crisi è decisamente diversa da quelle
passate. Le crisi che abbiamo vissuto prima
d’ora partivano dall’economia reale, dal suo
substrato. La crisi attuale invece proviene
dall’economia finanziaria che è molto delete-
ria e difficile da controllare. Siamo di fronte
ad una situazione profondamente diversa
rispetto al passato. Stiamo vivendo una crisi
che noi non possiamo governare, una crisi
quindi estremamente pericolosa.
Dicono che le crisi, nonostante lo spargimento
di panico e disperazione nella società, por-
tino inevitabilmente a nuovi scenari positivi.
Lei ne intravvede qualcuno? Nella società e
nell’economia?
In questo particolare momento è molto diffi-
cile intravedere un qualche risvolto positivo.
La politica italiana e quella europea, perpe-
tuando il loro interesse, si sottraggono con-
tinuamente alla verifica dei fatti ed evitano
di prendere quelle iniziative che sarebbero
invece necessarie. Se decideranno (e questo
lo ritengo quanto mai improbabile) di intra-
prendere la strada giusta, nel giro di 4 o 5
anni, forse, riusciremo a superare il tutto e a
ricominciare da capo.
Abbiamo letto da qualche parte queste sue pa-
role: “Legnago si è sviluppata all’apparenza,
ma resta una città artigianale. A tutti noi Riel-
lo ha dato una grande cosa: quella tranquil-
lità, stabilità e mancanza di tensioni che ci
hanno permesso di crescere.” Sono quindi la
tranquillità, la stabilità e la mancanza di ten-
sioni, gli “ingredienti” per la crescita? Lei ha
una ricetta per declinare questo suo pensiero
all’attuale crisi dell’Unione Europea?
Tranquillità, stabilità e scarse tensioni sono
senz’altro buoni ingredienti per la crescita.
Purtroppo, come diceva il mio maestro Guido
Carli nelle sue interviste, l’economia italiana
che è stata costruita dai nostri padri con tanta
fatica è stata successivamente imbrigliata da
lacci e laccioli. La mia ricetta? Liberalizzare
il più possibile ma sempre nel rispetto della
legalità, e percorrere la strada che porta alla
creazione di un’Europa veramente unita. Solo
così potremo vedere dei risultati positivi. (LC)
INTERVISTA <
AC WORLD NEWS
In piedi a destra il Cav. Pilade Riello con la moglie Ileana. Da sinistra i figli della coppia: Nicola, Andrea, Giuseppe, e Pierantonio.
Alcuni scorci dello splendido giardino “all’italiana” di Villa La Casarina a Verona.