L' ARTE DEL VIGNERON

TONY V: interprete della filosofia e dell’“arte” dei “Vigneron”

Nel XIX secolo, nella regione francese dello Champagne, è nata ed ha cominciato a svilupparsi un’intensa attività di tanti piccoli “vigneron” che vendevano le uve ai Negociant o alle Maison che producevano vini pregiati. Attualmente i “vigneron” detengono il 90% della superficie vitata dello Champagne, mentre le maison hanno in mano il 70% dei volumi di vino prodotto e commercializzato.

I “vigneron” di Champagne hanno plasmato i vigneti francesi per ottenere il meglio dal loro “terroir” (terreno). Stagione dopo stagione, donne e uomini lavorano i loro vigneti per curarli, coccolarli e fare in modo che diano vita alle uve più belle. Essere “vigneron” significa esercitare il mestiere del vignaiolo con passione, con un lavoro che non si limita a svolgere semplicemente le operazioni in vigna, ma va ben oltre. 
I tipici vigneti dello Champagne sono infatti composti da numerose parcelle, ognuna diversa dall’altra. Nel corso degli anni i “vigneron” di Champagne hanno vissuto osservando attentamente le caratteristiche e le necessità dei loro vigneti con pazienza, ascolto e amore per il loro territorio, particolarmente delicato e… capriccioso. 
Di generazione in generazione, all’interno del nido familiare di ogni “vigneron”, viene tramandata la passione per questa eccellenza, trasmettendo con orgoglio una tradizione soggetta a continue innovazioni, soprattutto dal punto di vista della meccanizzazione necessaria per svolgere questo tipo di coltivazione così pregiata. 

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